ATLETI PER SEMPRE

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IL PROGETTO
Training & Performance

Allenamento per dimagrire. Facciamo una strategia!

Qual è la migliore attività sportiva per il dimagrimento? Correre nei parchi, iscriverti in piscina o sollevare pesi in palestra? Qual è sistema più efficace per dimagrire nel modo più veloce e al tempo stesso duraturo?

Ci sono un paio di premesse da fare, una di ordine psicologico e l’altra un po’ più tecnica.

Se hai una passione per una disciplina è molto probabile che concentrarsi su quella, sia la strada migliore da seguire. Quando una cosa piace si riescono a reclutare molte più energie, e facendo le cose con entusiasmo arriverai di certo all’obiettivo.

Se siamo davvero motivati la scelta può solo essere orientata esclusivamente al raggiungimento del risultato. Partiamo dal concetto che il  corpo utilizza fonti di energia diverse a seconda del tipo di sforzo che produciamo, e quindi dobbiamo distinguere tre grandi tipi di sforzi  che sono legati a tre carburanti diversi.

  • Sforzi brevissimi, come uno sprint di pochi secondi, qualche ripetizione di sollevamento pesi, una rampa di scale. questi sono lavori che utilizzano riserve energetiche già immagazzinate nel tessuto muscolare.
  • Sforzi intensi di media durata orientativamente tra i 15” e i due minuti (meccanismo anaerobico lattacido).
  • Sforzi a bassa intensità di lunga durata, tipicamente aerobici.

Ognuna di queste modalità di lavoro muscolare ha i suoi pro e i suoi contro dal punto di vista energetico. Proviamo a capire meglio partendo dai due estremi.

Lo sforzo brevissimo consente un lavoro muscolare ad intensità massimale che possiamo esprimere solo per pochi secondi, con un consumo altissimo e tempi di recupero abbastanza brevi. Il problema è che la capacità di recupero è direttamente correlata con il livello di allenamento della persona, per cui quando non si è preparati si rischia di esaurire le energie dopo pochissime prove. Oltretutto le attività ad impegno massimale sono assolutamente sconsigliabili se stai cominciando ora il percorso di ricondizionamento.

All’estremo opposto troviamo i lavori aerobici a bassa intensità. Qui il vantaggio è che modulando l’impegno lo sforzo può essere protratto anche per molto tempo. Pensiamo che in queste attività rientrano ad esempio cyclette e tapis roulant la cui intensità può essere abbassata fino ad un livello di sforzo insignificante. Dopo qualche minuto l’organismo comincerà ad utilizzare i grassi per rifornirsi di energia. Consumare grassi va bene ma la domanda chiave da farsi è: “quanti se ne riescono a bruciare?”

Dobbiamo allora pianificare una strategia efficace di dimagrimento.

La prima cosa da fare se vogliamo vincere questa battaglia è mettere a fuoco alcuni obiettivi:

  • Aumentare gradualmente la capacità di lavoro dell’organismo.
  • Garantire la stabilità della struttura muscolare per non incorrere in infortuni.
  • Migliorare la flessibilità per avere maggiori possibilità di movimento.
  • Aumentare gradualmente l’intensità dell’allenamento.
  • Aumentare il consumo basale dell’organismo (il consumo energetico a riposo).

Proviamo ad usare il buonsenso e ricordiamo che il processo di dimagrimento deve essere pensato in un arco temporale ampio e non ha senso chiedersi se le calorie spese nell’ora di allenamento il muscolo le abbia prese dal grasso (nel caso del lavoro aerobico) o dalla fosfocreatina (nel caso dello scatto da 4 secondi)! Nell’arco della giornata il corpo fa un bilancio energetico e se avrai speso più calorie di quelle che hai ingerito innescherai un processo di dimagrimento, se avrai fatto l’opposto sarai ingrassato. Il corpo umano è una macchina perfetta, non si scappa.

Quindi la nostra scelta deve essere orientata verso ciò che ci fa consumare più energia in termini assoluti e che crei le basi per un innalzamento del metabolismo basale.

Il metabolismo tipicamente è condizionato dal livello di allenamento dei nostri muscoli e dall’attività ormonale che può essere molto stimolata dal lavoro fisico.

Arrivando al punto possiamo dire che la scelta ottimale tra le tre tipologie di sforzo da ricercare in allenamento è senza dubbio in quello intermedio, per una serie di ragioni che proveremo a semplificare.

La prima ragione è che chi è poco allenato avrà maggiore facilità a raggiungere volumi ed intensità soddisfacenti alternando recuperi e lavoro rispetto a quelli ottenibili con un allenamento continuo.

La seconda ragione è che la ripetizione di serie di esercizi muscolari di durata compresa tra 15” e il minuto è il miglior modo per riuscire a generare la massima spesa energetica durante la seduta. Il Rapporto tra le calorie spese in una routine di esercizi e il tempo necessario per recuperare prima della successiva è sicuramente favorevole.

Altra ragione è che sono attività che utilizzano il meccanismo anaerobico lattico ed hanno un grande impatto sul consumo energetico anche dopo l’allenamento in virtù del tipo degli ormoni stimolati.

Abbiamo parlato della tipologia di sforzo ma non abbiamo ancora risposto a quale sia il tipo di attività più redditizia.

Quello che ci sentiamo di consigliare sono allenamenti che puntino costruzione muscolare ed un miglioramento delle capacità funzionali, da eseguire a buona intensità in modo da impegnare anche la componente organica.

Gli esercizi migliori sono quelli di potenziamento muscolare che coinvolgono il corpo globalmente utilizzando la massima ampiezza di movimento. Sono infinitamente più efficaci rispetto a quelli localizzati del body building e garantiscono uno sviluppo muscolare armonico, cosa che dovrebbe tranquillizzare molto le donne. Gli esercizi di fitness funzionale si prestano perfettamente a questo scopo e riproducono movimenti che il corpo compie nella vita quotidiana fatti a buona intensità con o senza sovraccarichi.

Un termine parola che abbiamo usato in queste righe è “intensità”, perché da qui nasce il risultato. Intensità non significa necessariamente usare carichi pesanti, ma significa fare routine di esercizi con l’obiettivo di spendere tutta l’energia muscolare disponibile per quei secondi. L’intensità determina il tipo di carburante che useremo e gli ormoni che andremo a stimolare.

Concludendo ciò che meglio funziona per il dimagrimento è inserire la componente organica in un lavoro di stimolo muscolare, suddividendo la seduta in brevi blocchi di lavoro intervallati dal minimo tempo di recupero necessario.

Preparatevi molto gradualmente a questo tipo di lavoro, effettuate sempre un  buon riscaldamento, esercitatevi sistematicamente sulla flessibilità e soprattutto fate prima di tutto un controllo medico ed affidatevi ad istruttori qualificati.